| DOVE | Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi |
| COORDINATE PUNTO DI PARTENZA ESCURSIONE | 46.183061, 12.195531 |
| ORARIO DI PARTENZA | Partenza da Galzignano Terme alle ore 7.00 e ritrovo a Padova, parcheggio Palageox di Corso Australia, alle ore 7.30 . |
| SEGNAVIA | Indicazioni in loco |
| DISLIVELLO ASSOLUTO | 350 m. circa |
| TEMPO RICHIESTO | 4,5 ore circa |
| GRADO DI DIFFICOLTA’ | E – Escursionisti |
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Da Belluno si prende la strada che sale ripida e stretta fino alla località di Case Bortot. Qui lasciamo la macchina e troviamo le prime indicazioni del Parco Nazionale con informazioni sulla flora e fauna.
Seguiamo il sentiero per una decina di minuti e poi prendiamo una deviazione sulla destra che, con vari tornanti, conduce in discesa, molto ripida, all’ingresso del Bus del Buson. Si percorre tutto il canyon per circa duecento metri: un ambiente davvero unico dalle altissime pareti; si tratta di un torrente fossile, una vecchia valle scavata dall’acqua che poi ha cambiato percorso, lasciando dietro di sé un fiume asciutto. Oggi il torrente Ardo scorre 150 metri più in basso e quella che rimane è una gola fossile sospesa, un relitto di indiscutibile fascino.
Gli strati rocciosi sono di calcare “Biancone”: 100 milioni di anni fa qui c’era un mare profondo dove lentamente si depositavano fanghi carbonatici dai quali ha origine appunto il Biancone.
Usciti dal Bus del Buson seguiamo il sentiero e iniziamo a salire ripidamente fino a raggiungere il sentiero principale. Da qui ancora una ventina di minuti e ritorniamo al parcheggio.
PONT DE LA MORTIS
La nostra escursione continua: da Case Bortot la segnaletica indica il percorso del Pont de la Mortis. Prendiamo il sentierino che scende molto ripido nel bosco (eventualmente scendere lungo la strada asfaltata e al capitello di Sant’Antonio svoltare a sinistra) fino alla suggestiva località di Vial. Passate le case, continuiamo sempre in leggera discesa fino ad arrivare al Pont de la Mortis.
Il ponte sovrasta una forra di origine fluviale scavata nella formazione rocciosa detta scaglia rossa, risalente all’era terziaria, periodo Paleogene ed epoca Paleocene (epoca precedente alla formazione del flysch di Belluno), stimabile in circa 65 milioni di anni fa. La vista è davvero impressionante.
Per ritornare al parcheggio a Case Bortot prendiamo in salita il solito sentierino ripidissimo oppure, lungo la stradina asfaltata fino al capitello di Sant’Antonio, per raggiungere nuovamente il parcheggio.
MAPPA
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